Fino all’inizio delle attrezzature, poco prima delle scale del Caminetto Pagani, e dal Rifugio Rosalba fino ai Piani Resinelli E, per escursionisti medi, tutto il resto EEA (per escursionisti esperti attrezzati, consigliabili, anche se molti non li usano, casco, imbragatura e set da ferrata).
I punti più difficili sono il Caminetto Pagani, con scale leggermente strapiombanti e un passaggio stretto e scomodo dopo, 1-2 passaggi attrezzati con cavi nel Canale dell’Angelina su placche abbastanza ripide e lisce, la discesa (con catene) di un ripido camino nell’ultimo tratto del sentiero Cecilia andando verso la vetta, e un saltino di poco più di un metro, ma leggermente strapiombante (II grado, almeno, almeno secondo me…) nel tratto di sentiero Cecilia tra il Colle Valsecchi e il Garibaldi e non attrezzato.
Vi sono poi anche vari passaggi di I grado non attrezzati sia sulla Direttissima che nel Canale dell’Angelina, non difficili, né particolarmente esposti, ma che nell’insieme costituiscono un percorso al limite tra escursionismo e alpinismo (seppur semplice).
Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si prende per la Valsassina e e, arrivati a Ballabio, si gira a sinistra per i Piani Resinelli; giunti al grande parcheggio noi ci siamo fermati, cosa che, per un volta si è rivelata giusta perché col Sentiero delle Foppe siamo ritornati proprio lì, ma, forse, se all’ultimo bivio avessimo preso, invece che per il Rifugio Alippi, per i Piani Resinelli, probabilmente c’era la possibilità di arrivare più in alto e, quindi, sarebbe stato conveniente parcheggiare più in alto. Si può in effetti, dal grande parcheggio, proseguire dritti per duecento metri e svoltare a destra in via Locatelli per arrivare fino all’ulltimo parcheggio, in parte su sterrato, dove sono presenti cartelli indicatori e la quota è un po’ più elevata (1420 circa).
Se si è lasciata la macchina in basso si segue, come descritto sopra, la strada fino al parcheggio alto. Dal parcheggio si prende a destra il sentiero 8, fino a giungere a un bivio in corrispondenza di un arco naturale; qui si prende a sinistra (a destra la Cresta Cermenati che porta più facilmente e meno scenograficamente in vetta) e si prosegue fino a raggiungere i primi tratti attrezzati.
Si incontra poi, superato il Caminetto Pagani (scale) e alcuni successivi tratti attrezzati, il bivio sulla destra con indicazioni per il Canale dell’Angelina; lo si imbocca (in realtà il programma era di continuare dritti fino al Rosalba sul sentiero Giorgio, ma l’avanguardia non aveva capito bene, o ha fatto finta di non capire, e così siamo finiti sull’Angelina…) e lo si percorre fino in cima, dove si incontra il sentiero Cecilia, da prendere verso destra (indicazioni per la vetta) e seguirlo fino ad incrociare, poco prima della vetta, il sentiero della Cresta Cermenati. All’incrocio si prende a sinistra fino a giungere ad una forcella pochi metri sotto la vetta, qui si prende a destra e in breve si giunge sull’ampio (per fortuna data la grande frequentazione) ripiano sommitale.
Si ritorna quindi per la stessa via fin sopra il Canale dell’Angelina, dove si continua dritti sul Cecilia, superando poi il Colle Valsecchi, dove, a sinistra, vi è il bivio con la Direttisima; continuiamo invece ancora dritti fino al Colle Garibaldi (bivio a sinistra col sentiero Giorgio) e, anche qui, proseguiamo dritti fino a giungere al Rifugio Rosalba. Da Rifugio Rosalba si prende il sentiero in discesa verso destra (nr. 9 – Sentiero delle Foppe) e lo si segue fino al bivio col Sentiero dei Morti, che si imbocca sulla sinistra (scelta direi non molto azzeccata: è sicuramente più bello continuare sul sentiero delle Foppe, il sentiero dei Morti entra presto nel bosco e non offre grandi panorami).
Il Sentiero dei Morti riporta quindi, dopo lunga discesa nel bosco, a rincrociare il Sentiero delle Foppe che si imbocca verso sinistra e si segue fino ad un bivio: a sinistra per i Piani Resinelli e a destra per il Rifugio Alippi, noi abbiamo preso a destra ma non è detto sia la via più breve, specie se si è lasciata la macchina più in alto. In ogni caso il sentiero raggiunge in breve la strada asfaltata che bisogna seguire per circa 1,5 Km e, prevalentemente in salita, fino a tornare al grande parcheggio dei Piani Resinelli.
se mi avessero detto che avrei ripe-tutti i sentieri percorsi nelle mie precedenti visite alle Grigne (di nuovo ho fatto solo il Sentiero dei Morti e il tratto tra il Colle Valsecchi e il Rifugio Rosalba) forse avrei avuto qualche dubbio a venire, ma, col senno di poi, sono molto contento invece del percorso fatto, nonostante il Sentiero dei Morti non sia stata una buona scelta (molto meglio le Foppe) e il tratti Valsecchi-Rosalba non abbia aggiunto moltissimo, lo spettacolo delle nebbie di fondovalle dalle quale emergevano le cime e le guglie è stato impagabile, e non mi ha fatto rimpiangere il Lago di Como ridotto a uno sbiadito fantasma.
D’altronde il tratto Direttissima-Angelina-Cecilia è uno dei sentieri più belli d’Italia ed è difficile che possa deludere e vale sicuramente la pena di tornarci per ammirarlo in condizioni diverse…
Per quanto riguarda la Punta Giulia e il Sentiero Giorgio (che comunque ho già fatto quasi tutto, ma mi piacerebbe molto rivedere) ritornerò…