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Grignetta anello per Canale dell’Angelina e Sentiero dei Morti dai Piani Resinelli

Grignetta anello per Canale dell’Angelina e Sentiero dei Morti dai P...

30-10-2011
Piani Resinelli (1260) – Direttissima – Canale Angelina – Sentiero Cecilia – Grignetta (2177) – Sentiero Cecilia – Colle Valsecchi (1898) – Colle Garibaldi (1824) – Rifugio Rosalba – (1730) – Sentiero delle Foppe – Sentiero dei Morti – Sentiero delle Foppe – Piani Resinelli (1260).
13 Km circa.
1100 m. circa.
Aldo51, Fede78, Granpasso, Maury76 e Soundofsilence.
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Fino all’inizio delle attrezzature, poco prima delle scale del Caminetto Pagani, e dal Rifugio Rosalba fino ai Piani Resinelli E, per escursionisti medi, tutto il resto EEA (per escursionisti esperti attrezzati, consigliabili, anche se molti non li usano, casco, imbragatura e set da ferrata). I punti più difficili sono il Caminetto Pagani, con scale leggermente strapiombanti e un passaggio stretto e scomodo dopo, 1-2 passaggi attrezzati con cavi nel Canale dell’Angelina su placche abbastanza ripide e lisce, la discesa (con catene) di un ripido camino nell’ultimo tratto del sentiero Cecilia andando verso la vetta, e un saltino di poco più di un metro, ma leggermente strapiombante (II grado, almeno, almeno secondo me…) nel tratto di sentiero Cecilia tra il Colle Valsecchi e il Garibaldi e non attrezzato. Vi sono poi anche vari passaggi di I grado non attrezzati sia sulla Direttissima che nel Canale dell’Angelina, non difficili, né particolarmente esposti, ma che nell’insieme costituiscono un percorso al limite tra escursionismo e alpinismo (seppur semplice).
Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si prende per la Valsassina e e, arrivati a Ballabio, si gira a sinistra per i Piani Resinelli; giunti al grande parcheggio noi ci siamo fermati, cosa che, per un volta si è rivelata giusta perché col Sentiero delle Foppe siamo ritornati proprio lì, ma, forse, se all’ultimo bivio avessimo preso, invece che per il Rifugio Alippi, per i Piani Resinelli, probabilmente c’era la possibilità di arrivare più in alto e, quindi, sarebbe stato conveniente parcheggiare più in alto. Si può in effetti, dal grande parcheggio, proseguire dritti per duecento metri e svoltare a destra in via Locatelli per arrivare fino all’ulltimo parcheggio, in parte su sterrato, dove sono presenti cartelli indicatori e la quota è un po’ più elevata (1420 circa).
Se si è lasciata la macchina in basso si segue, come descritto sopra, la strada fino al parcheggio alto. Dal parcheggio si prende a destra il sentiero 8, fino a giungere a un bivio in corrispondenza di un arco naturale; qui si prende a sinistra (a destra la Cresta Cermenati che porta più facilmente e meno scenograficamente in vetta) e si prosegue fino a raggiungere i primi tratti attrezzati. Si incontra poi, superato il Caminetto Pagani (scale) e alcuni successivi tratti attrezzati, il bivio sulla destra con indicazioni per il Canale dell’Angelina; lo si imbocca (in realtà il programma era di continuare dritti fino al Rosalba sul sentiero Giorgio, ma l’avanguardia non aveva capito bene, o ha fatto finta di non capire, e così siamo finiti sull’Angelina…) e lo si percorre fino in cima, dove si incontra il sentiero Cecilia, da prendere verso destra (indicazioni per la vetta) e seguirlo fino ad incrociare, poco prima della vetta, il sentiero della Cresta Cermenati. All’incrocio si prende a sinistra fino a giungere ad una forcella pochi metri sotto la vetta, qui si prende a destra e in breve si giunge sull’ampio (per fortuna data la grande frequentazione) ripiano sommitale. Si ritorna quindi per la stessa via fin sopra il Canale dell’Angelina, dove si continua dritti sul Cecilia, superando poi il Colle Valsecchi, dove, a sinistra, vi è il bivio con la Direttisima; continuiamo invece ancora dritti fino al Colle Garibaldi (bivio a sinistra col sentiero Giorgio) e, anche qui, proseguiamo dritti fino a giungere al Rifugio Rosalba. Da Rifugio Rosalba si prende il sentiero in discesa verso destra (nr. 9 – Sentiero delle Foppe) e lo si segue fino al bivio col Sentiero dei Morti, che si imbocca sulla sinistra (scelta direi non molto azzeccata: è sicuramente più bello continuare sul sentiero delle Foppe, il sentiero dei Morti entra presto nel bosco e non offre grandi panorami). Il Sentiero dei Morti riporta quindi, dopo lunga discesa nel bosco, a rincrociare il Sentiero delle Foppe che si imbocca verso sinistra e si segue fino ad un bivio: a sinistra per i Piani Resinelli e a destra per il Rifugio Alippi, noi abbiamo preso a destra ma non è detto sia la via più breve, specie se si è lasciata la macchina più in alto. In ogni caso il sentiero raggiunge in breve la strada asfaltata che bisogna seguire per circa 1,5 Km e, prevalentemente in salita, fino a tornare al grande parcheggio dei Piani Resinelli.
se mi avessero detto che avrei ripe-tutti i sentieri percorsi nelle mie precedenti visite alle Grigne (di nuovo ho fatto solo il Sentiero dei Morti e il tratto tra il Colle Valsecchi e il Rifugio Rosalba) forse avrei avuto qualche dubbio a venire, ma, col senno di poi, sono molto contento invece del percorso fatto, nonostante il Sentiero dei Morti non sia stata una buona scelta (molto meglio le Foppe) e il tratti Valsecchi-Rosalba non abbia aggiunto moltissimo, lo spettacolo delle nebbie di fondovalle dalle quale emergevano le cime e le guglie è stato impagabile, e non mi ha fatto rimpiangere il Lago di Como ridotto a uno sbiadito fantasma. D’altronde il tratto Direttissima-Angelina-Cecilia è uno dei sentieri più belli d’Italia ed è difficile che possa deludere e vale sicuramente la pena di tornarci per ammirarlo in condizioni diverse… Per quanto riguarda la Punta Giulia e il Sentiero Giorgio (che comunque ho già fatto quasi tutto, ma mi piacerebbe molto rivedere) ritornerò…
30-10-2011
Piani Resinelli (1260) – Direttissima – Canale Angelina – Sentiero Cecilia – Grignetta (2177) – Sentiero Cecilia – Colle Valsecchi (1898) – Colle Garibaldi (1824) – Rifugio Rosalba – (1730) – Sentiero delle Foppe – Sentiero dei Morti – Sentiero delle Foppe – Piani Resinelli (1260).
13 Km circa.
1100 m. circa.
Aldo51, Fede78, Granpasso, Maury76 e Soundofsilence.
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Grignetta anello per Canale dell’Angelina e Sentiero dei Morti dai Piani Resinelli


Che sarà una gita epica lo capiamo fin da subito, di quelle che, ahimè, non si scordano facilmente: Maury mi suggerisce infatti di andare a far benzina in via Rimassa, dove, a suo dire, ha appena aperto un distributore con prezzi così buoni che non si può fare a meno di andarci…. In realtà trattasi di una ignobile slot-machine abilmente camuffata che, qualsiasi cifra ci infili, restituisce un biglietto con la scritta: “Non hai vinto ritenta”. Ci troviamo così nel cuore della padania senza soldi, senza benzina e senza visibilità, ma con 2 biglietti (non vincenti) del sedicente distributore. Se non avessimo fede (78), ci sarebbe impossibile proseguire…. E, invece, ce l’abbiamo, e, al confronto, cosa vuoi che siano 200 Km di viaggio con una nebbia così fitta che anche il GPS si rifiuta di funzionare? Granpasso, nel frattempo, entra in una fase malinconica e inizia a raccontarci che magnifico clima c’è a Vladivostok e come sia bella la Siberia in confronto alla Grignetta. Spronato quindi da tanto entusiasmo, mi decido ad accelerare, nonostante la nebbia, e, in men che non si dica, arriviamo a quelli che, grazie a un cartello, riconosciamo proprio come i Piani Resinelli. Qui parcheggio subito, perché, sicuramente, data la ‘bella’ giornata, non ci sarà più posto al parcheggio alto, dopotutto si tratta di fare solo 1,5 Km e 150 metri di dislivello in più e Granpasso mi sarà certamente grato di questo allenamento suppletivo che sicuramente gli verrà bene per i suoi prossimi trail. E, in effetti, il buon Gianluca sprizza entusiasmo da tutti i pori, tanto che lui, che spesso è un filino critico su persone e cose, non smette invece un istante di decantare la bellezza degli ecomostri dei Piani Resinelli, spiegandoci come fosse il suo sogno di fare 200 Km nella nebbia per trovarsi in questo “non luogo”, o forse intendeva come non fosse il suo sogno di fare 200 Km nella nebbia per trovarsi in questo luogo? Ogni pensiero negativo però svanirà come nebbia al sole (magari…), quando avrà occasione di imbragare con le sue proprie mani i generosi cosciotti della Fede, un po’ riluttanti ad entrare nei gambali regolati sulle misure della moglie di Granpasso. Rinvigoriti quindi nello spirito da tale visione, riprendiamo con entusiamo la salita. L’unica delusione sarà però proprio Granpasso, sul quale, dopo la sua incauta affermazione della scorsa gita: “voglio fare il percorso più lungo possibile”, avevo riposto tante speranze e che, invece, adesso, non solo si guarda bene da fare certe affermazioni, ma non ha pure alcuno ritegno a tagliare a destra per il canale dell’Angelina, tagliando così anche via dal percorso almeno 5 Km. di divertenti saliscendi sui sentieri Giorgio e Cecilia…. Peccato, sarà per un'altra volta… Giungiamo così troppo brevemente in vetta, dove mi tocca assistere alle solite pietose scene: Maury che cerca di cacciare via tutti dalla croce, per potersi dedicare indisturbato alla sua vocazione di fotomodello delle vette, la Fede che si prepara con scrupolo ai consueti conati del ritorno, ingurgitando una vomitevole scatola di tonno Con-sorcio, 2 povere bestie al prezzo di una… Per il ritorno ci dividiamo in 2 gruppi: Aldo e Fede a cermenarsi sulla Cermenati, sul sentiero delle Foppe io Granpasso e Maury (che, evidentemente, ha inteso P invece di F). Dopo il Rifugio Rosalba un nuovo bivio ci impone una decisione e io, pensando a mia madre che mi rimprovera spesso di non andare mai al cimitero a trovare gli avi defunti, decido che la scelta più opportuna, date anche le imminenti celebrazioni, è di imboccare il Sentiero dei Morti. Dopo qualche tentativo di tenere fede al nome del percorso, facendo rotolare opportunamente grossi massi giù dal sentiero, arriviamo senza ulteriori danni al bivio per Punta Giulia. Qui, ormai arrivati a fondovalle, era previsto nel programma di tornare in cima per ammirare la fiera Punta, ma, Granpasso, dice che ha dimenticato a casa le braghe corte e, quindi, non può venire. Rinunciato così anche a questa stupenda deviazione giungiamo in breve ai Piani Resinelli. Onde non far calare troppo il morale alla truppa per gli inopinati accorciamenti del percorso previsto, propongo un’opportuna visita alla Grotta San Giovanni di Laorca considerata la più bella della Lombardia, prima che scoprissero tutte le altre. Granpasso è evidentemente entusiasta della cosa, tanto che mi offre 5 litri di birra e 2 Kg di pizza, sicuramente vorrà ringraziarmi generosamente della brillante idea, e non certo farmi perdere tempo e ubriacare sperando mi dimentichi della nuova meta…. Come potrei però essere tanto ingrato e dimenticarmi? Giungiamo così al cimitero di Laorca (tanto per restare in tema), costruito dentro una grotta, e quindi visitiamo l’adiacente grotta di San Giovanni, mentre Granpasso, forse preso dal rimorso di avermi offerto troppo poco, si autopunisce aspettandoci in macchina. Non resta poi che il mesto viaggio di ritorno che riporta a casa, verso il consueto travaglio, lontano da questi luoghi da sogno brevemente accarezzati, ci consoleremo declamando a memoria alcune poesie di Mahler…