in condizioni estive tutto E, per escursionisti medi, in condizioni invernali dipende indubbiamente dalle condizioni della neve e la cresta tra Cima Ventosa e Farenga può essere delicata perché in alcuni punti stretta e per la presenza di cornici. Necessaria in questo caso, naturalmente, attrezzatura invernale: ramponi e ghette soprattutto, volendo anche ciaspole.
da Genova in A10 fino a Savona e quindi sulla Savona-Torino fino a Ceva. Da ceva si prende per Garessio, Ormea e Colle di Nava. Raggiunta Ormea si continua verso il Colle di Nava. Giunti a Ponte di Nava, si svolta sulla ss28 per il colle, 1,5 Km prima del quale si svolta a destra sulla SP100 per Monesi, giungendo prima a San Bernardo di Mendatica e quindi prendendo a destra per Monesi, dove parcheggiamo nell’ampio spiazzo.
dal parcheggio si imbocca a sinistra la strada ex militare per il Colle di Tenda e la si abbandona subito per scorciarla seguendo possibilmente le tracce battute (indubbiamente il percorso su neve dipende molto dalla presenza di eventuali tracce più che da seguire esattamente i sentieri) in direzione sud. A quota 1510 circa, dopo averla scorciata più volte, imbocchiamo verso destra nuovamente la strada ex militare e proseguiamo su di essa in direzione ovest per circa 800 metri, per poi continuare a seguire la strada che piega in direzione sud-ovest, poi nuovamente ovest, ed infine nord. Giungiamo così ad intravvedere il Passo Tanarello tra l’omonima cima e la Cima Ventosa, passa riconoscibile per un paio di costruzioni visibili dal basso, alle quali dobbiamo puntare, più o meno a piacimento o seguendo le tracce. Giunti alle costruzioni ed al Passo imbocchiamo quindi la cresta verso destra ed in breve giungiamo in vetta alla Cima Ventosa, dalla quale proseguiamo seguendo fedelmente la cresta, fino alla Cima Farenga, che è la terza elevazione in rapida successione dopo la Cima Ventosa. Dalla Cima Farenga continuiamo quindi pochi metri in cresta fino ad una insellatura, dove prendiamo a destra, senza traccia su facile pendio, che seguiamo, raggiungendo un poco accentuato crinale sulla destra. Seguiamo quindi il crinale in direzione nord-est, attraversando poi un bosco, fino a raggiungere una strada sterrata che imbocchiamo verso destra. Con la strada, piuttosto pianeggiante, arriviamo quindi fino al Passo della Porta, dove la strada cambia direzione e procede ora verso sud-ovest raggiungendo quindi la Cabane Pastorale de Loxe, poco oltre la quale ci ricongiungiamo al sentiero dell’andata, con il quale possiamo tornare sui nostri passi fino alla macchina (noi in realtà abbiamo fatto un percorso diverso, ma più o meno equivalente comunque).
consiglio il giro in condizioni invernali per le belle, anche se potenzialmente pericolose, cornici nevose che si formano sulla cresta, cresta comunque abbastanza spettacolare con la neve. Purtroppo nell’occasione il panorama era assai ridotto per una notevole foschia non consueta nella stagione fredda.