Direi tutto E, per escursionisti medi, forse l’unica cosa EE, per escursionisti esperti, potrebbe essere la discesa in fondo alla Grotta due di Portio, ma non l’ho fatta, quindi non posso dire con esattezza.
Da Genova in autostrada fino a Spotorno. Da Spotorno si prende a destra la SP8 per Tosse e Vezzi Portio. Giungiamo quindi alla località Tosse e la attraversiamo, superiamo cartelli indicanti località Vezzi Portio e Magnone e quindi giungiamo a un bivio con indicato a destra per San Giorgio e San Filippo, mentre noi prendiamo a sinistra per Portio, Finale e Noli. Dopo 300 metri incontriamo un altro bivio, dove prendiamo a destra per Portio e Finale Ligure, lasciando a sinistra la strada per le Manie (indicazioni anche per Voze e Noli). Dopo meno di 2,5 Km di discesa, e 350 metri circa prima dell’ultimo tornante prima di giungere a immettersi sulla strada di fondovalle, dobbiamo prendere a sinistra una stretta stradina in salita con indicazioni per Borgata Rocca. Percorriamo quindi 350 metri circa della stretta stradina e parcheggiamo in un tornante da dove prosegue dritta una sterrata.
Dal parcheggio seguiamo la sterrata e dopo 350 metri circa giungiamo a un quadrivio: il sentiero più a sinistra (segnato 3 bolli rossi, e “Fossati”) scende a fondovalle, il sentiero a sinistra va verso Magnone (segnato rombo rosso vuoto), il sentiero al centro va alla Cà du Puncin (segnato 3 bolli rossi), mentre il sentiero a destra va verso la Rocca degli Uccelli e la Rocca di Corno (segnato rombo rosso vuoto e “Fossati”). Prendiamo quindi il sentiero al centro verso la Cà du Puncin e scendiamo quindi fino a raggiungerla in corrispondenza dell’incrocio con il sentiero che percorre il fondovalle della Val Ponci, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi il sentiero di fondovalle per poco meno di 400 metri, per imboccare quindi il bivio a sinistra per le Cave Romane. Saliamo quindi verso le cave per meno di 100 metri, trovandoci così ad un bivio, dove prendiamo a sinistra, dove seguiamo una traccia segnata con bolli blu, che permette di visitare in sequenza la Grotta Inferiore di Ponci, l’Arma di Ponci e la Terza Cava Romana; visitate quindi le 3 cave\grotte, torniamo fino al bivio dove abbiamo iniziato a seguire i bolli blu e prendiamo a sinistra. Proseguiamo quindi per circa un Km in salita nel bosco, fino a giungere ad un quadrivio, dove prendiamo il sentiero di centro (a sinistra si va a Magnone, a destra si dovrebbe andare verso località Battagliola), segnato con una barra blu e una verde, che, in 850 metri circa ci porta ad incrociare un’altra sterrata, che imbocchiamo verso sinistra; dopo circa 70 metri possiamo effettuare una breve deviazione a destra per giungere alla sommità panoramica del Bric dei Monti, per poi riprendere il sentiero verso destra, in direzione Prà Antonio, che in breve raggiungiamo. Da Prà Antonio il sentiero prosegue un po’ infrascato e meno chiaro, prima più o meno in piano, poi in ripida discesa fino a raggiungere il fondovalle e la sterrata per Magnone che abbiamo lasciato al precedente quadrivio e che imbocchiamo verso destra; dopo pochi metri giungiamo quindi su asfalto e dopo ulteriori 100 metri giungiamo ad una Chiesetta, dove prendiamo a sinistra, non il primo, ma il secondo sentiero. Seguiamo quindi lungamente il nuovo sentiero (ex percorso per non vedenti, di cui conserva ancora le vestigia in rovina) fino a che non ci riporta al quadrivio iniziale, presso Borgata Rocca; qui possiamo fare una breve digressione verso destra, per visitare le Grotta due di Portio (200 metri circa di distanza), e quindi tornare indietro al quadrivio e tornare al vicino parcheggio per la sterrata percorsa all’andata.
Breve giro di mezza giornata, che, volendo può essere ampliato combinandolo con quello più interessante lungo il rio delle Manie descritto in altra pagina di questo sito. In ogni caso le Grotte delle cave romane sono comunque decisamente suggestive e valgono la visita, un po’ meno il resto del percorso, in particolare l’ex percorso per ciechi, dove, come si poteva forse immaginare, non vi è niente da vedere… A parte gli scherzi forse poteva essere più interessante tornare da Ponte Magnone invece che dal sentiero per non vedenti, prossimamente credo che andrò a verificare.