EE, per escursionisti esperti, la risalita della scarpata, altrimenti T, per turisti.
Da Genova a Lavagna in autostrada, si prende poi per Carasco e quindi si seguono le indicazioni per la Val d’Aveto fino a Borzonasca, dove si prende a destra per Borzone e Zolezzi. Si raggiunge quindi l’Abbazia di Borzone, che può meritare una visita, da dove si continua per Zolezzi e poco prima di raggiungere questa località troviamo un cartello che ci indica appunto il Volto Megalitico. Qui cerchiamo uno slargo per parcheggiare, anche se lo spazio non è molto.
dal parcheggio si risale alla meglio la scarpata, magari portandosi una corda per agevolare la discesa sfruttando gli alberi, e quindi ci si dirige fin sotto alla paretina sopra la quale si trova il volto, tenendosi a sinistra di un roveto. Io ho poi continuato su una specie di traccia sulla sinistra per vedere se era possibile un aggiramento che portasse a scavalcare la paretina di roccia che mi separava dal volto, ma non ho trovato niente. Il ritorno evidentemente avviene per la stessa via.
il più grande volto megalitico d’Europa, probabilmente risalente alla preistoria, ma praticamente sconosciuto e per niente valorizzato non essendoci né praticamente parcheggio, né sentiero per avvicinarlo, indubbiamente la cosa lascia un po’ sconcertati, anche se a me fa sempre piacere vedere i luoghi nel loro stato naturale, ma, indubbiamente un sentiero non avrebbe guastato… In ogni caso vale sicuramente la pena di vederlo, anche se il fatto che lo si raggiunge in macchina rende consigliabile di abbinarne la visita con qualche altra cosa in zona, o magari a una gita nella abbastanza vicina Val d’Aveto, come abbiamo fatto noi.