Da EE, per escursionisti esperti, a F, alpinistico facile, tutto il percorso fuori sentiero per la Grotta Nera e il Barcun da Scignua anche a seconda di dove si passa. F sicuramente le poche roccette per accedere alla grotta, tra il I e il II grado. Il resto del percorso fuori sentiero è comunque quasi tutto in prevalenza facile soprattutto se si sceglie la via migliore, e saperla scegliere e mantenere l’orientamento è la cosa più difficile e giustifica l’EE di valutazione. E, per escursionisti medi, il sentiero segnato, tranne un breve tratto iniziale roccioso attrezzato con catene facili, ma leggermente esposte.
Da Genova in autostrada fino a Voltri dove si prende la A26 e si esce a Masone, continuando quindi per Campoligure e Rossiglione, dove si gira a sinistra sulla sp41 per Tiglieto e la si segue per circa 1,7 Km fino ad imboccare una breve discesa sulla sinistra che porta al campo di calcio di Rossiglione. Qui si parcheggia.
dal campo sportivo imbocchiamo il sentiero segnato con due x gialle che lo costeggia sulla destra, attraversiamo quindi un tratto roccioso attrezzato con catene e riprendiamo poi a costeggiare il torrente sulla sponda destra (sinistra idrografica). Proseguiamo sul sentiero fino ad un guado, a cui non sarebbe necessario arrivare (ma è l’unico riferimento chiaro), e quindi torniamo indietro per poco più di 200 metri, superando alcune staccionate di legno. Una cinquantina di metri dopo la seconda lunga staccionata (prima ce n’è una corta), occorre lasciare il sentiero, per risalire il pendio erboso sulla sinistra. Risaliti i primi metri di erba e puddinga ci si trova davanti a una scelta: infilarsi a sinistra nello stretto e ripido alveo di un rio asciutto o proseguire sui ripidi, ma meno repulsivi, prati sulla destra. Qui occorre dirigersi verso sinistra, ma invece, di entrare nell’alveo lo attraversiamo soltanto, salendo una facile cengia a sinistra che porta alla base di un risalto roccioso di un paio di metri sulla destra. Superando il breve risalto roccioso accediamo alla Grotta, qui chiamata Grotta Nera, ma che, in effetti, non so se abbia un nome. Visitata la grotta ridiscendiamo il risalto con attenzione e prendiamo a destra, aggirando lo spigolo roccioso e trovandoci subito su una terrazza panoramica sul corso del torrente. Goduto del panorama continuiamo quindi sulla comoda cengia. In direzione sud, fino a che questa, dopo circa 150 metri, non piega verso ovest. Continuiamo sulla nuova cengia, cercando di passare sempre nei punti più facili, fino all’esaurimento della stessa. Qui, continuando dritti, ci si immetterebbe in un ampio e lungo solco che vallivo senza un chiaro percorso da seguire e che sembra percorribile perlomeno nella prima parte, più difficilmente immagino nella seconda, noi invece pieghiamo verso destra, rimontando, nel punto più facile, la cresta rocciosa e quindi scavalcandola, per salire poi ancora pochi metri per trovarsi quindi al cospetto del Barcun da Scignua. Qui sarebbe possibile attraversarlo e scendere dall’altra parte, ma noi abbiamo preferito, più semplicemente, scendere qualche metro fino a colletto sottostante. Dal colletto scendiamo verso nord (l’altro versante rispetto a quello da dove veniamo) e arriviamo alla testata del canalino che abbiamo abbandonato all’inizio per dirigerci alla grotta. Qui traversiamo salendo sulle rocce a sinistra, e, raggiunta la cresta, iniziamo a scendere i facili gradoni rocciosi (con attenzione però perché la puddinga spesso si sfalda), fino a giungere in un punto in cui sembra esserci un salto più o meno invalicabile, qui traversiamo verso destra, sud est, fino a trovare un canalino di pochi metri più abbordabile. Sceso il canalino anche con l’aiuto, e contemporaneamente l’ostacolo, di un alberello, ci troviamo su una ripa rocciosa da scendere con attenzione. Dopo la ripa, su terreno più facile, pieghiamo decisamente a destra (sud) e ci ritroviamo in breve sulla parte iniziale della salita dell’andata. Da qui, in pochi, metri, scendiamo sui nostri passi al sentiero segnato, che ripercorriamo a ritroso fino al parcheggio.
più che di una proposta di escursione è stata una veloce essplorazione alla ricerca della qui definita Grotta Nera, trovata la quale, abbiamo anche cercato un collegamento tra il Barcun e il sentiero segnato di fondovalle, che non passasse dallo scomodo canalino, e non fosse il pur bello e panoramico lungo giro per cenge dell’andata. L’abbiamo in effetti trovato ed è comunque una bella alternativo al giro per cenge descritto per l’andata, in quanto molto panoramico sul Barcun ed i bei sottostanti torrioni. Consiglio quindi, semmai, di usare una delle due vie testè descritte per la salita, per poi continuare oltre il Barcun da Scignua fino al soprastante sentiero segnato e percorrerlo magari verso sinistra, scendendo quindi ai prati di Veireira. Da Vereira si può quindi tornare in vari modi da entrambe le sponde del torrente, come descritto anche in altri itinerari in questo sito.