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Monte Forato anello per la Ferrata Salvadori da Stazzema

Monte Forato anello per la Ferrata Salvadori da Stazzema

28-04-2018
Stazzema (500) – Casa Giorgini (690) - Foce Petrosciana (950) – Ferrata Salvadori – Monte Forato (1223) – Croce Forato (1202) - Casa Giorgini (690) – Stazzema (500).
11,5 circa.
800 m. circa.
Matteo, Mara, soundofsilence e altri 3.
Scarica la traccia Gps
E, per escursionisti medi, fino alla foce di Petrosciana, EE, per escursionisti esperti, dalla foce all’inizio della Ferrata per qualche passo un po’ ripido su roccia. EEA (casco, imbrago e set da ferrata) la ferrata, che presenta un primissimo tratto abbastanza impegnativo, per poi diventare niente più di un sentiero attrezzato e anche facile. EE la discesa dalla vetta del Forato, su sentiero ripido e, a seconda della traccia che si segue, anche un poco esposto. EE la traversata dell’arco, un poco esposta. EE anche la discesa dal sentiero 8 sotto l’arco, nella prima parte assai ripida e un po’ scivolosa. F (alpinistico facile) la salita al torrione lungo il sentiero 8, non difficile, ma ripida ed estremamente instabile, occorre fare estrema attenzione alla caduta sassi. EE il sentiero 124 che riporta presso Foce Petrosciana, non difficile ma poco evidente, occorre orientarsi. Tutto il resto E.
Da Genova sulla A12 fino all’uscita di Versilia (Forte dei Marmi). All’uscita dell’autostrada si prende verso nord seguendo le indicazioni per Serravezza e Stazzema. Dopo 2,5 Km si svolta a destra e si prosegue verso est giungendo a Serravezza, da dove continuiamo fino a Ponte Stazzemese. A Ponte Stazzemese lasciamo a sinistra la strada per Cardoso e saliamo invece a destra per Stazzema. Al penultimo tornante prima di arrivare a Stazzema, prendiamo a destra (segnalazioni biancorosse dei sentieri e per Casa Giorgini sul muretto a sinistra) una strada asfaltata. Passiamo quindi sulla sinistra di una segheria, poi affrontiamo un tornante, ignoriamo un bivio in discesa a sinistra e, infine, all’imbocco del successivo tornante, ci manteniamo sulla destra, giungendo quindi al termine dell’asfalto, dove parcheggiamo.
dal parcheggio torniamo qualche decina di metri indietro sull’asfalto, per imboccare a sinistra l’inizio del sentiero 6, oppure prendiamo a destra un sentierino che risale la scarpata e si ricollega subito al predetto sentiero 6. Dopo poco lasciamo a destra il Sentiero 5 che va verso il Rifugio Forte dei Marmi e continuiamo sul 6, fino a giungere in località Casa Giorgini (quota 680 circa), dove continuiamo a destra sul sentiero 6, lasciando a sinistra il 5A scorciatoia della marmifera all’inizio della quale abbiamo parcheggiato e la marmifera stessa. Dopo poco troviamo un nuovo bivio a destra per il Rifugio Forte dei Marmi, mentre noi continuiamo dritti sul 6. Dopo oltre 700 metri un nuovo bivio a destra da ignorare (sentiero 121, sempre verso il Rifugio Forte dei Marmi), quindi, poco dopo, incontriamo, il bivio a sinistra con il Sentiero 8, che, pochi metri sotto, tocca la Fontana di Moscoso (ove ci si può, eventualmente e con una breve deviazione, rifornire di acqua), ma noi continuiamo a destra sul 6. Il successivo bivio è a destra per la Foce Porchette, mentre noi continuiamo sempre dritti sul 6, per incontrare poco dopo un nuovo bivio a sinistra con il 124bis verso Cardoso, mentre noi continuiamo per l’ennesima volta dritti sul 6. Incontriamo quindi un ultimo bivio a destra (sentiero 109) per la Foce Porchette, che ignoriamo come tutti gli altri, e, a quota 910 circa, troviamo una ‘Marginetta’ (Edicola votiva in pietra), presso la quale si stacca a sinistra l’esile sentierino da cui torneremo, mentre noi continuiamo sul sentiero principale e, in breve, giungiamo al valico di Foce Petrosciana. Alla Foce prendiamo a sinistra la cresta rocciosa segnata 110 (con indicazioni anche per la Ferrata Salvadori) e, dopo poco più di 350 metri, giungiamo al bivio tra il sentiero e la ferrata appunto; qui prendiamo a sinistra per la ferrata e, superato un primo tratto abbastanza impegnativo, giungiamo in cresta e la seguiamo piuttosto facilmente. Passiamo quindi sopra un piccolo arco naturale (che, volendo e con prudenza, si può raggiungere) e, quindi, saliamo alla vetta del Monte Forato (vetta non segnalata da croce come la successiva e più bassa vetta nord). Dalla vetta scendiamo cercando di tenerci, tra le varie tracce, su quella più a sinistra e sul ciglio della cresta, onde godere di belle veduto sull’arco del Forato da sopra. Ridiscesi quindi al sentiero 110, lo abbandoniamo subito per prendere a sinistra un chiaro sentiero (non segnato) che passa sopra l’arco del Forato, portandoci poi poco sotto la croce della vetta nord, che, in breve, raggiungiamo. Dalla vetta quindi, tornando brevemente sui nostri passi e poi tenendoci più a sinistra, scendiamo quindi all’arco del Forato, dove imbocchiamo il sentiero 12 che vi transita sotto. Dopo poco più di 200 metri di ripida discesa e a quota 1100 circa, il sentiero transita sotto e sulla destra di un piccolo torrione calcareo, che, con molta prudenza per il terreno ripido e scivoloso e le rocce instabili, possiamo raggiungere salendo alla forcelletta immediatamente prima. Dal torrione io sono anche sceso alla selletta erbosa sottostante, ma ho provocato un’immane caduta pietre, per cui sconsiglio di farlo, dato il sottostante sentiero segnato. La breve visita al torrione permette comunque una vista un po’ meno infrascata dell’arco del Forato. Neanche 200 metri dopo il torrione e a quota 1010 circa, troviamo un bivio a sinistra che imbocchiamo; si tratta però di un sentiero dismesso che presenta qualche problema di, relativo, infrascamento e, soprattutto, in alcuni punti non è chiaro e si rischia quindi di perderlo. In ogni caso il sentiero traversa praticamente in piano (si perdono in realtà un centinaio di metri di quota) per poco più di un Km, fino a giungere alla Marginetta poco sotto Foce Petrosciana, dalla quale torniamo sui nostri passi fino al parcheggio.
il Forato è sempre una meraviglia della natura comunque vi si giunta, ma, indubbiamente, la salita da Orzale è sicuramente più bella panoramicamente, perlomeno nel primo tratto, la salita da Stazzema è invece la più classica, ma non offre grandi punti di interesse lungo il percorso, se non alcune viste sul Procinto. Più interessante invece il percorso della ferrata e il sentiero 12 che offre belle vedute sull’arco, seppur, con il passare degli anni, sempre più ‘inisidiate’ dalla vegetazione. Fatte queste precisazioni si tratta comunque di una gita imperdibile, quindi salite da dove vi pare, ma andateci!
28-04-2018
Stazzema (500) – Casa Giorgini (690) - Foce Petrosciana (950) – Ferrata Salvadori – Monte Forato (1223) – Croce Forato (1202) - Casa Giorgini (690) – Stazzema (500).
11,5 circa.
800 m. circa.
Matteo, Mara, soundofsilence e altri 3.
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