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Passo Tires per la Val Duron e I Frati da Campitello

Passo Tires per la Val Duron e I Frati da Campitello

Percorso Inedito
27-07-2009
Campitello (1500) - Rifugio Micheluzzi (1845) - I Frati (2085) - Passo Duron (2204) - Passo Tires (2440) – Passo Duron (2204) - Rifugio Micheluzzi (1845) - Campitello (1500).
21,25 Km A/R.
circa 1000 metri.
Federica, Erika, Laura e soundofsilence.
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E, per escursionisti medi, tranne la salita ai Frati e al sentiero soprastante, che sono EE, per escursionisti esperti, per terreno ripido e scivoloso.
da Campitello di Fassa attraverso Via Rodella (che si imbocca dalla piazza centrale del paese) si raggiunge il punto di partenza del servizio jeep per il Rifugio Micheluzzi. All’epoca in realtà si poteva andare un poco più avanti, non so adesso.
si prosegue sulla lunga sterrata fino al Rifugio Micheluzzi, quindi ancora su sterrata si raggiunge la Baita Brach, per arrivare quindi ad un bivio, dove continuiamo sulla sterrata a destra, lasciando a sinistra il sentiero per il Passo delle Ciaregole. Poco oltre un Km da questo punto, una strada campestre si diparte sulla sinistra, possiamo seguire questa, o come abbiamo fatto noi, proseguire altri 400 metri, per poi salire a vista verso i Frati, si raggiunge così in ambo i modi un ripiano erboso sotto i frati, dove vi è una malga in legno. Da qui si sale a vista e si esplorano a piacimento i frati, per poi trovare un passaggio nella parte bassa degli stessi, che consenta di risalire al soprastante sentiero. Si imbocca quindi il sentiero così raggiunto verso sinistra e si prosegue fino al Passo Duron ed il Passo Tires. Il ritorno avviene per la stessa via, tranne che dal Passo Duron scendiamo sul sentiero a destra per evitare di passare per i Frati, troppo ripidi da attraversare in discesa.
bellissima e lunghissima rilassante passeggiata tra magnifici prati con sullo sfondo scenografiche viste dolomitiche, impreziosita per di più dalla visita alle curiose formazioni rocciose di origine vulcanica dette “ I Frati”.
Percorso Inedito
27-07-2009
Campitello (1500) - Rifugio Micheluzzi (1845) - I Frati (2085) - Passo Duron (2204) - Passo Tires (2440) – Passo Duron (2204) - Rifugio Micheluzzi (1845) - Campitello (1500).
21,25 Km A/R.
circa 1000 metri.
Federica, Erika, Laura e soundofsilence.
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Passo Tires per la Val Duron e I Frati da Campitello


Laura e io saliamo al Rifugio Micheluzzi a piedi, mentre Erika e Federica salgono con la Jeep; appena riunitici al rifugio ci separiamo nuovamente: Erika e io proseguiamo alla ricerca dei ‘Frati’, mentre Laura e Federica ci aspettano al Rifugio. ‘I Frati’ sono bizzarre formazioni rocciose lungo la Val Duron, tutto sommato non troppo dissimili (a parte la pietra di cui sono formati: vulcanica invece di calcarea) da quelle omonime nel finalese. Percorriamo quindi la Val Duron e superato il bivio per il passo Ciaregole di 1Km e 400 metri ci troviamo proprio sotto le formazioni rocciose in questione; risaliamo quindi senza sentiero l’erto pendio erboso sulla destra per giungere, dopo 130 metri di dislivello, alla base dei ‘Frati’. Risalendo ancora qualche metro, aiutandosi coi ciuffi d’erba, data l’elevata pendenza, ci si trova in mezzo alle formazioni rocciose e da questo punto di vista le si possono ammirare in tutta la loro bellezza. Scattate le doverose fotografie, decidiamo che, invece di ridiscendere alla strada della Val Duron, vale la pena di tentare di scavalcare ‘i Frati’ per ricongiungersi al soprastante sentiero nr. 4 che porta comunque al Passo Duron. L’impresa non è comunque facile, data la precarietà e ripidità del terreno, anzi risulterà, probabilmente il passaggio più difficile di tutta la vacanza. Tentiamo lo scavalcamento in corrispondenza della fine delle formazioni rocciose verso valle, dove la cosa sembra più fattibile, ma, mentre io avrei voluto ancora qualche metro più a valle, mia moglie insiste per farlo in questo punto; facendo affidamento sui ciuffi d’erba e in equilibrio su un terreno precario riusciamo comunque nell’impresa e arriviamo in vista del sentiero soprastante; ci teniamo comunque qualche metro sotto per ammirare meglio ‘i Frati’ anche da sopra. Continuiamo quindi fino al Passo Duron, dove ci fermiamo a mangiare, con bella vista su Sassolungo e Catinaccio, oltre quella sui Denti di Terrarossa che accompagna lungo tutta la valle. Il programma originario prevederebbe, a questo punto, di tornare, ma il Passo Tires sembra vicino e, nella speranza di belle viste sullo Sciliar, decido di proseguire, mentre mia moglie ritorna dalle bambine che sono state fin troppo tempo da sole…. La vista dal Passo di Tires non è per niente quella sperata, anzi non si vede proprio niente, anche se forse basterebbe proseguire per poco , ma, ormai è troppo tardi e torno indietro consolandomi con la bella vista sui vicinissimi Denti di Terrarossa.