Creste e Cime del Resegone anello da Forcella Olino




Domenica 18-10-2020 Forcella Olino (1140) – Zuc Pelà (1400) – Passo Giuff (1505) – Pizzo Morterone (1745) – Pizzo dei Galli (1725) – Pan di Zucchero (1735) – Cima Pozzi (1790) – Selletta Bobbio (1750) – Dente (1790) - Punta Manzoni (1780) – Punta Stoppani (1830) – Selletta Comera (1775) – Resegone (1875) – Passo Giuff (1505) – Forcella Olino (1140).


Partecipanti: Em e soundofsilence.


Lunghezza: 13 km. circa.


Dislivello: 1100 m. circa.


Difficoltà: E fino al Passo Giuff, EE in generale il sentiero delle creste, come anche indicato da cartello iniziale, anche se in genere piuttosto facile, solo alcuni tratti un po’ ripidi e/o leggermente esposti che possono diventare insidiosi in caso di terreno umido. EE più sostenuto la deviazione panoramica dal Pizzo Morterone, che presenta alcune roccette di I\II non esposte da superare e un prato ripido da scendere con attenzione per raggiungere un bel torrione, deviazione comunque non necessaria, anche se altamente consigliata. F+ la salita al Pizzo dei Galli che presenta un passo di III non esposto. EE anche il sentiero in discesa dal Resegone verso il Passo Giuff, che presenta 3 tratti attrezzati, il primo facile ma esposto, ed i successivi due dove occorre prestare più attenzione.


Percorso in macchina: Da Genova a Milano sull’autostrada A7, quindi si prende la tangenziale est, seguendo le indicazioni per Como e Lecco, si imbocca quindi la A4 Milano-Venezia e la si percorre fino a Cinisello Balsamo dove usciamo, seguendo sempre le indicazioni per Lecco. Proseguiamo quindi verso nord sulla superstrada SS36 fino a giungere a Lecco, dove prendiamo l’uscita segnata per la Valsassina, raggiungendo subito Ballabio. A Balla bio, alla prima rotonda, prendiamo a sinistra per Morterone, e, dopo un Km, svoltiamo a sinistra, sempre seguendo le indicazioni per Morterone. Dal bivio proseguiamo quindi sulla stretta e tortuosa, ma panoramica stradina, per circa 11 Km, fino alla Forcella di Olino, dove troviamo due piccoli parcheggi, uno prima di una corta galleria e uno subito dopo.


Percorso a piedi: dal primo parcheggio si imbocca il sentiero subito a destra, dal secondo si torna indietro qualche metro percorrendo la breve galleria e imboccando il sentiero sulla sinistra. Dopo poco più di 200 metri, una deviazione a sinistra, ostacolata però da uno sbarramento, comunque non difficile da superare, consente di visitare un torrione, torrione che comunque non vale molto la pena, quindi consiglierei di evitare la deviazione, tanto più che il proprietario del terreno non è molto favorevole alla cosa. Subito dopo troviamo quindi un bivio, dove ci teniamo a sinistra, mentre a destra si andrebbe verso i Piani d’Erna col sentiero 21, mentre noi seguiamo il Dol 17 (dove dol sta per Dorsale Orobica Lecchese). Più avanti troviamo un nuovo bivio non molto evidente e non molto segnalato, noi abbiamo preso a destra, ma, in ogni caso, i due sentieri si riuniscono, anche se dopo parecchio. Più avanti ancora troviamo un altro bivio poco evidente, ma stavolta segnalato sulla destra da un cartello su un albero indicante i Piani d’Erna, qui occorre tenere la sinistra sul sentiero principale. 900 Metri dopo questo bivio ne troviamo un altro: a destra per il Passo di Giuff, a sinistra invece si va verso la Bocchetta di Pallio. Qui una breve deviazione fuori sentiero a sinistra consente di giungere sulla vetta dello Zuc Pelà, ma, indubbiamente, non ne vale la pena, che non offre nessun panorama. Prendiamo quindi a destra per il Passo di Giuff, che raggiungiamo in meno di 400 metri. Dal passo una breve deviazione a destra consente di visitare un bel doppio torrione. Visitato il torrione torniamo al Passo, dove a sinistra si diparte un sentiero sempre per la Bocchetta di Pallio, che ignoriamo proseguendo dritti per pochi metri, perché subito vi è un altro bivio, questo meno evidente. Qui occorre prendere il sentiero sulla destra (segnalazione su cartello “per esperti”), ignorando a sinistra il sentiero n° 8, che seguiremo al ritorno. Facendo attenzione quindi nei primi passi a tenersi a destra sul crinale, che è facile perderlo e finire sull’8, iniziamo quindi la salita, che inizia a dirigersi ripidamente verso una prima vetta caratterizzata da alcuni torrioni. Qui abbiamo fatto una deviazione a destra per raggiungere un grosso torrione un po’ nascosto da un albero dal sentiero; la deviazione non è facilissima e forse non vale la pena, che la vista sul torrione non migliora molto. Riprendendo poi la salita arriviamo quindi in breve su una prima vetta, che però non ha nome, subito seguita da una seconda della stessa altezza. Ci dirigiamo quindi verso la successiva e più imponente vetta, il Pizzo Morterone, che raggiungiamo senza difficoltà. Dalla vetta è poi consigliabile deviare sulla cresta a sinistra che consente belle vedute sulle quinte di torrioni dirimpetto. Giunti al punto in cui la cresta più o meno prativa inizia a scendere proseguiamo al dosso successivo e scavalchiamo al centro le rocce che lo sormontano, accedendo ad una nuova cresta prativa con vista laghi. Da qui, scendendo sulla sinistra il ripido, ma facile, pendio erboso, raggiungiamo uno spettacolare torrione. Torniamo quindi sui nostri passi al Pizzo Morterone, per poi riprendere sulla destra il Sentiero delle Creste che stavamo percorrendo. Arriviamo quindi alla base del torrione cubico che costituisce il Pizzo dei Galli e lo aggiriamo sulla sinistra per raggiungere la parete posteriore (sud), ignorando anche una grande freccia gialla che invita a salirlo da est, cosa che, almeno a vista, sembra decisamente più difficile. Raggiunta quindi la parte posteriore individuiamo a vista la via più facile di salita (anche qui presenti segni gialli seppur meno evidenti) che risale alcune facili roccette subito a destra di un canalino erboso che sembra leggermente più insidioso, per poi giungere in pochi passi all’intaglio finale, non facilissimo (III grado), ma non esposto. Scendiamo quindi sui nostri passi e saliamo a piacimento alla vetta successiva, il Pan di Zucchero, deturpata purtroppo da un grosso ripetitore. Volendo dalla vetta possiamo continuare su cresta per qualche decina di metri e quindi tornare sui nostri passi e riscendere al sentiero principale che riprendiamo verso destra. Il sentiero quindi ci porta direttamente in vetta a Cima Pozzi, dalla quale poi scendiamo più ripidamente fino alla Selletta Bobbio. Dalla Selletta ignoriamo il sentiero in discesa a destra e continuiamo in cresta per poco meno di 200 metri, per imboccare quindi un sentiero sulla destra che risale lungo il crinale del Dente e verso la Ferrata Gamma 2. Dalla vetta quindi torniamo sui nostri passi e riprendiamo a seguire il sentiero principale, per deviare nuovamente a destra, dopo neanche 100 metri e salire alla Punta Manzoni e quindi tornare sui nostri passi e riprendere la traccia principale, che seguiamo per ulteriori 100 metri, per poi trovarci ad un bivio, dove lasciamo il sentiero principale per imboccarne uno a destra che passa più alto. Giunti quindi al punto più alto del nuovo sentiero, lasciamo anche questo per dirigerci a destra, su esigue tracce, ma anche senza, alla cima di Punta Stoppani. Torniamo poi sui nostri passi al sentiero alto, che seguiamo fino alla selletta successiva, la Selletta Comera, dove la traccia alta si riunisce con la principale. Seguiamo quindi la traccia principale e, dopo 100 metri, troviamo un bivio sulla sinistra, che useremo per il ritorno, mentre adesso procediamo fino al bivio successivo, dove prendiamo a destra, giungendo in breve alla vetta del Resegone. Torniamo quindi al predetto bivio e imbocchiamo sulla destra il sentiero n° 8 che, inizialmente scende ripidamente in direzione nord, per poi curvare a sinistra e proseguire più pianeggiante sotto le imponenti pareti del Resegone. Passiamo quindi sotto alcuni torrioni, dove una piccola deviazione a sinistra ci consente di averne una vista migliore, per poi riprendere a seguire il sentiero 8 che inizia a presentare alcuni punti attrezzati, il primo solo esposto (dal quale abbiamo anche una vista su un arco naturale a destra) e, i successivi due, un po’ più delicati e in cui l’uso delle catene diventa meno superfluo. Siamo orami nel bosco nel quale proseguiamo lungamente fino a ricongiungerci al sentiero dell’andata pochi metri prima del Passo Giuff, dal quale torniamo sui nostri passi alla macchina.


Racconto: Fuoco
Certe gite sono troppo. Troppa bellezza, troppe emozioni. E quasi preghi che dietro la prossima curva non ci sia più niente da vedere, che una nuova emozione sarebbe limite alle precedenti. Come si può ardere per sempre se gettiamo tutta la legna nel fuoco? Solo la natura può insegnarmi a vivere.


Traccia GPS: Olino (Per scaricare la traccia fate click col tasto destro sul link e selezionate “Salva link con nome”)


Conclusioni: fantastica gita che anche il tempo nebbioso non ci ha impedito di gustare, pur privandoci di belle viste sui laghi. La zona tra il Pizzo Morterone e quello dei Galli è veramente favolosa, torrioni e creste che ricordano quasi quelle dei Cartoni di Wile Coyote, ma bellissimo anche il tratto successivo e pure la discesa al Passo Giuff al ritorno. Decisamente imperdibile, e neanche troppo difficile, bisogna solo aver voglia di esplorare un poco fuori sentiero per godere di alcune delle viste migliori, un giro quasi all’altezza di quello Direttissima-Cecilia (e relative varianti), sulla Grignetta, cosa che non credevo possibile.




Guglia di roccia salendo verso Passo Giuff



Doppio guglia Passo Giuff da dietro



Doppio guglia Passo Giuff da dietro con Resegone sullo sfondo



Doppia guglia sopra Passo Giuff tra la vegetazione più da vicino



Torrione salendo ad anticima Pizzo Morterone



Torrione sotto anticima Pizzo Morterone



Anticima Pizzo Morterone salendovi più da vicino



Torrione salendo ad anticima Pizzo Morterone da sopra



Cresta di torrioncini salendo ad anticima Pizzo Morterone



Pizzo dei Galli e Pizzo Morterone da anticima



Resegone da anticima Pizzo Morterone



Sentiero e vista da Punta Cermenati a Pizzo Morterone



Persone su ultima anticima Morterone con sullo sfondo Pan di Zucchero e Pizzo Morterone



Resegone da anticima Pizzo Morterone più da vicino



Cima Pozzi Pan di Zucchero e Pizzo Morterone da anticima



3 Piccoli torrioni salendo a Pizzo Morterone



Lago di Como salendo a Pizzo Morterone



Pizzo dei Galli e Pizzo Morterone salendovi



Pizzo dei Galli salendo al Pizzo Morterone



Torrione inclinato salendo al Pizzo Morterone



Grande torrione curvo salendo al Pizzo Morterone



Torrione a blocchi salendo a Pizzo Morterone più da lontano



Torrione curvo e Monte Due Mani salendo a Pizzo Morterone



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli una cresta torrioni da Pizzo Morterone



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli e una cresta torrioni da Pizzo Morterone più da vicino



Lago di Garlate e Annone da Pizzo Morterone



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli e due creste torrioni da Pizzo Morterone



Due creste torrioni da Pizzo Morterone più da vicino



Una cresta torrioni da Pizzo Morterone



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli e due creste torrioni da Pizzo Morterone



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli e due creste torrioni da Pizzo Morterone più da lontano



Pan di Zucchero Pizzo dei Galli e due creste torrioni da Pizzo Morterone più da lontano



Due creste torrioni da cresta Morterone più da vicino



Laghi Garlate Como e Annone da Cresta Morterone



Pan di Zucchero e Pizzo dei Galli tra le rocce da cresta Morterone



Torrione sotto cresta Morterone e Lago di Garlate



Due creste torrioni da cresta Morterone vista parziale



Pan di Zucchero e due creste torrioni da cresta Morterone



Lago di Garlate da cresta Morterone



Pizzo dei Galli Pan di Zucchero Cima Pozzi e Dente da cresta Morterone



Torrione sotto cresta Morterone da sopra



Torrione sotto cresta Morterone e Pizzo Galli più da lontano



Pizzo dei Galli Pan di Zucchero Cima Pozzi e Dente da cresta Morterone più da vicino



Torrione sotto cresta Morterone e Pizzo dei Galli più da vicino



Torrione sotto cresta Morterone e Pizzo dei Galli primo piano



Torrione sotto cresta Morterone e Pizzo dei Galli primo piano più da vicino



Torrione sotto cresta Morterone e Pizzo dei Galli primissimo piano



Due creste torrioni da cresta Morterone ancora più da vicino



Pizzo dei Galli Pan di Zucchero Cima Pozzi e Dente da cresta Morterone primo piano



Roccette da attraversare in cresta Morterone e Lago Garlate



Pizzo dei Galli Pan di Zucchero Cima Pozzi e Dente da cresta Morterone più da lontano



Torrione sotto cresta Morterone e Lago di Garlate più da vicino



Uomo in vetta a Pizzo dei Galli Pan di Zucchero e torrioni da Pizzo Morterone



Primo piano Pizzo dei Galli e torrioni scendendo da Pizzo Morterone



Pizzo dei Galli torrione doppio e Lago Garlate andandovi



Doppio torrione e Lago Garlate andando a Pizzo dei Galli



Doppio torrione e Lago Garlate andando a Pizzo dei Galli più da lontano



Primo piano Pizzo dei Galli e doppio torrione andandovi più da lontano



Primo piano doppio torrione andando a Pizzo dei Galli



Primo piano Pizzo dei Galli e doppio torrione andandovi più da lontano



Pizzo dei Galli con freccia gialla



Cresta torrioni Pan di Zucchero salendo a Pizzo dei Galli



Cresta torrioni Pan di Zucchero salendo a Pizzo dei Galli più da lontano



Cresta torrioni Pan di Zucchero e Pizzo dei Galli salendolo



Cresta torrioni Pan di Zucchero e Pizzo dei Galli dalla vetta



Grosso masso davanti a torrioni Pan di Zucchero



Massi accatastai con finestre andando al Pan di Zucchero



Pan di Zucchero andandovi



Torrione in Canale Pesciola sud e Lago Garlate



Torrione in Canale Pesciola sud e Lago Garlate



Vetta Pan di Zucchero e Lago Garlate



Cresta dal Pan di Zucchero e Lago Garlate



Pizzo Morterone dal Pan di Zucchero



Torrione in Canale Pesciola sud scendendo dal Pan di Zucchero



Bastionate rocciose con tetto salendo a Cima Pozzi più da vicino



Crepaccio salendo a Cima Pozzi



Cupola sommitale Cima Pozzi salendola



Torrioni da sopra salendo a Cima Pozzi



Canale in discesa da Cima Pozzi



Torrione scendendo da Cima Pozzi



Torrione scendendo da Cima Pozzi con buco



Torrione scendendo da Cima Pozzi con buchi



Torrioni Cima Pozzi guardando indietro



Due grandi torrioni scendendo da Cima Pozzi



Punta Stoppani e Manzoni andando al Dente



Torrione salendo al Dente



Punta Stoppani e Manzoni salendo al Dente



Punta Stoppani e Manzoni salendo al Dente più da lontano



Punta Manzoni Stoppani e Cermenati dal Dente



Punta Manzoni Stoppani e Cermenati dal Dente più da vicino



Punta Manzoni Stoppani e Cermenati dal Dente più da lontano



Punta Manzoni Stoppani e Cermenati dal Dente primo piano



Punta Stoppani dalla Manzoni



Punta Cermenati dalla Stoppani primo piano



Punta Cermenati dalla Stoppani primo piano più da lontano



Punta Manzoni Dente e Cima Pozzi dalla Stoppani



Punta Cermenati dalla Stoppani più da vicino



Sentiero su 3 sporgenze nel vuoto scendendo da Punta Stoppani



3 Sporgenze nel vuoto e Punta Cermenati nella nebbia scendendo da Punta Stoppani in verticale



2 Sporgenze nel vuoto e Punta Cermenati nella nebbia scendendo da Punta Stoppani



Grande voragine scendendo dal sentiero 8 vista verticale



Torrione a pigna e gorilla di roccia scendendo dal sentiero 8



Gorilla di roccia scendendo dal sentiero 8 primo piano



Sentiero 8 sotto Dente e Cima Pozzi



Torrione sopra sentiero 8 più da vicino



Torrione sopra sentiero 8 visto di fianco



Torrioni sopra sentiero 8 ancora più da vicino



Torrioni sopra sentiero 8 ancora primo piano



Torrioni sopra sentiero 8 ancora primissimo piano più da vicino



Torrioni sopra sentiero 8 ancora primissimo piano più da vicino



Primo tratto attrezzato in sentiero 8



Arco naturale da sentiero 8 più da vicino