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Seno di Groppolo anello da Tellaro e Caletta Maramozza da Fiascherino

Seno di Groppolo anello da Tellaro e Caletta Maramozza da Fiascherino

Percorso Inedito
07-12-2015
1) Tellaro (30) – Seno di Groppolo (0) – Zanego (230) – Tellaro (30). 2) Fiascherino (40) - Caletta Maramozza (0) - Fiascherino (40).
8,5 Km circa, più altri 400 circa per la visita a Caletta Maramozza, senza però contare la distanza dal parcheggio per quest’ultima, che può comportare anche oltre 2 Km in più tra andata e ritorno.
500 metri circa, più 70 circa per la visita a Caletta Maramozza.
Piera e Soundofsilence.
Scarica la traccia Gps
tutto E, per escursionisti medi, tranne la discesa al Seno di Groppolo che è EE, per escursionisti esperti, in particolare nel punto in cui si deve scendere sopra la frana, dove è rimasto solo un moncherino di corda e la discesa di un paio di metri va fatta con attenzione perché la traccia è stretta e un pò esposta, potrebbe essere utile, anche se non indispensabile, portare un cordino di pochi metri.
da Genova fino all’uscita di Sarzana in autostrada (possibile in alternativa uscire a Spezia e seguire le indicazioni per Lerici, ma costa leggermente di più l’autostrada, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ed è più lungo), quindi attraversiamo subito il fiume Magra e prendiamo a sinistra giungendo a Romito Magra. A Romito Magra prendiamo sulla destra la SP331 per Lerici e in località Guercio imbocchiamo a sinistra la SP28 che seguiamo per poco meno di 400, fino ad un bivio, dove prendiamo a destra la SP26. Giungiamo quindi sopra l’abitato di Lerici e continuiamo sulla SP26 per Fiascherino e Tellaro; giungiamo quindi a una rotonda disegnata dove sulla destra inizia lo ZTL di Tellaro e prendiamo quindi a sinistra in Via Fiascherino Traversa dove, nel periodo invernale, è possibile parcheggiare gratuitamente. Al ritorno poi, se avanza tempo come a noi, vale la pena fare una breve visita a Caletta Maramozza, si torna quindi indietro per la strada dell’andata verso Fiascherino, ma è difficile, se non impossibile, trovare parcheggi liberi nelle vicinanze: l’unico posto dove quasi sicuramente si può trovare è a 1,1 Km di asfalto dal bivio per la caletta e, cioè, tra i 100 e i 200 metri prima (venendo da est), dell’abergo Eco del Mare a Fiascherino, dove troviamo in effetti un ampio spiazzo per le macchine.
Dal parcheggio torniamo alla rotonda ed entriamo nello ZTL e continuiamo a seguire l’asfalto, superando prima sulla destra via Lawrence (che permette di scendere e visitare l’interessante Punta Treggiano, di cui parlerò in una prossima gita) e giungendo quindi al bivio di Via Pelosini, che imbocchiamo sempre sulla destra. In breve giungiamo quindi al mare e seguiamo prima la breve passeggiata verso ovest per godere della classica vista sul Borgo e la Chiesa di San Giorgio, quindi riprendiamo verso est, seguendo via San Giorgio, Via della Pace e Via Matteotti, che ci riportano in breve sul sentiero segnato. Dopo qualche centinaio di metri giungiamo quindi a un bivio, dove prendiamo il sentiero a destra (n. 4, segnalazioni per Montemarcello, Punta Corvo e Punta Bianca e anche qualche cartello “intimidatorio” che avvisa a non uscire dal sentiero) e lo seguiamo per 200 metri circa; dopo 200 metri troviamo infatti una deviazione sulla destra che parrebbe scendere verso il mare e, naturalmente, io non riesco ad esimermi dall’andare a controllare… In realtà dopo neanche 100 metri la traccia in questione è sbarrata da due cancelli; uno dei quali, in legno, è però apribile e provo a proseguire, giungendo però dopo pochi metri soltanto ad una pittoresca casetta, oltre la quale il sentiero sembra perdersi… Torno quindi sui miei passi e proseguo sul sentiero 4 in direzione est per circa 600 metri, dove una N rossa (sta per nudisti) su una roccia, poco prima di un rudere sul sentiero, indica una deviazione per il Seno di Groppolo, vale indubbiamente la pena scendervi, in ogni caso nella prima parte del sentiero uno scorcio panoramico ci permette di vederlo in anteprima e giudicare da soli se proseguire. La spiaggia in effetti è molto bella, ma l’ultimo tratto richiede un po’ di prudenza essendo attraversato da una frana, per fortuna non ripidissima. Giunti sull’ampia spiaggia si può continuare brevemente su scogliera verso ovest per giungere a una successiva incantevole caletta riparata da una grande punta rocciosa; io mi sono fermato pochi metri prima di giungervi, essendo solo e atteso ho preferito in effetti evitare il non facile (non esposto e pericoloso però: si tratta di un saltino di poco più di un metro che non presenta però appigli nella parte superiore) passaggio roccioso che vi dà accesso. Tornati quindi per la stessa strada al sentiero 4 riprendiamo la nostra marcia verso est. Il sentiero affronta quindi un tratto di salita e dopo 700 metri dal bivio x Groppolo incrociamo un bivio sulla sinistra per Zanego, ma noi continuiamo invece sul sentiero 4. Dopo ulteriori 130 metri scorgiamo quindi un bivio a destra in discesa che porta al vecchio sentiero 4 (abbandonato x frane) che correva più in basso e di cui prossimamente mi riservo di verificarne la percorribilità, e, quindi, dopo altri 150 metri superiamo ancora un bivio per Zanego sulla sinistra. Altri 450 metri circa e giungiamo in prossimità dell’asfalto (pochi metri prima una pur evidente deviazione a destra in discesa non porta da nessuna parte). Il progetto iniziale prevedeva quindi di proseguire fino a Punta Bianca, ma una storta alla caviglia della mia compagna ci consiglia invece di imboccare la strada asfaltata sulla sinistra per tornare verso la macchina. Duecento metri di asfalto in salita e quindi imbocchiamo il sentiero sulla sinistra, che, dopo poco più di 200 metri, presenta sulla sinistra una bel prato panoramico, dove, eventualmente, si può sostare, come abbiamo fatto noi, per la pausa pranzo. Riprendiamo quindi il cammino del ritorno seguendo il sentiero fino al successivo incrocio con la Sp28, che attraversiamo brevemente per riprendere il sentiero sopra la stessa. Riincrociamo quindi l’asfalto a Zanego, dove prendiamo il sentiero a sinistra che seguiamo per poco meno di 900 metri, ignorando un primo bivio a sinistra che ci riporterebbe sul sentiero dell’andata; può valere invece la pena di percorrere il secondo bivio a sinistra (170 metri dopo il primo e a 900 da Zanego come già scritto) che presenta dei begli scorci sulle Punte Maramozza e Maralunga. Il bivio imboccato per ragioni panoramiche ci porta in circa 150 metri sul sentiero dell’andata, ma noi abbiamo preferito tornare indietro per percorrere una strada diversa. Proseguiamo quindi per poco più di 100 metri dal bivio testè descritto e prendiamo in discesa a sinistra passando davanti a una bella casa in pietra. Dopo 300 metri prendiamo poi a destra in Via Fiascherino Traversa che seguiamo fino al punto in cui abbiamo lasciato la macchina. Per quanto riguarda poi la Caletta, ipotizzando di aver parcheggiato presso l’ampio spiazzo prima dell’Hotel Eco del Mare, proseguiamo su asfalto verso ovest per circa 1,1 Km e circa 80 metri prima del bivio a sinistra verso Lerici (Via Carpanini), aguzziamo la vista per individuare una strettissimo e nascosto imbocco di una scalinata sulla sinistra. Seguiamo quindi la scalinata fino al mare e ritorniamo poi per la stessa strada.
Indubbiamente il giro sarebbe stato molto più appagante riuscendo a completarlo fino a Punta Bianca, ma anche così la vista della pittoresca Tellaro e di due tra le più belle spiagge\cale della Liguria (il Seno di Groppolo e la facoltativa Caletta Maramozza) rendono il giro più che meritevole, senza trascurare poi le frequenti belle viste sulle Isole di Portovenere.
Percorso Inedito
07-12-2015
1) Tellaro (30) – Seno di Groppolo (0) – Zanego (230) – Tellaro (30). 2) Fiascherino (40) - Caletta Maramozza (0) - Fiascherino (40).
8,5 Km circa, più altri 400 circa per la visita a Caletta Maramozza, senza però contare la distanza dal parcheggio per quest’ultima, che può comportare anche oltre 2 Km in più tra andata e ritorno.
500 metri circa, più 70 circa per la visita a Caletta Maramozza.
Piera e Soundofsilence.
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